Perchè ti danneggia di più quello che non vedi!
Elettrosmog – il male invisibile
Teniamo corsi e conferenze per Comuni, Enti e scuole, e consulenze sull’elettrosmog.
Pensi mai al danno che induce il tuo cellulare al tuo fragile organismo? O al wifi perenne in casa e ufficio. E ai bambini? Alla pancia delle future mamme? Il nostro corpo è una macchina elettrica. E’ un sistema elettromagnetico che interagisce costantemente con l’ambiente esterno. Le radiazioni elettromagnetiche e l’elettrosmog, non si vedono ma eistono. Esistono e le loro frequenze condizionano l’intero nostro organismo generando numerosi disturbi e patologie a livello di tutti i tessuti biologici. Questo è un argomento complesso che può essere trattato solo da esperti di interazione della radiazione elettromagnetica con i tessuti biologici, come biotecnologi e biofisici come noi, per esempio.
Il 5G non è l’evoluzione della telefonia. Non è per scaricare più veloce. E’ l’IoT (Internet of Things – l’internet delle cose). Serve a connettere tutti i sistemi, come le auto che si guidano da sole. Ogni cm del pianeta deve essere connesso. Non è vero cha antenne più piccole generano meno danno.
Ecco alcuni concetti presi dal libro che abbiamo scritto sull’Elettrosmog.
Il corpo umano è un sofisticato strumento elettronico. Anche minime interferenze elettromagnetiche esterne possono generare enormi effetti di squilibrio omeostatico a livello cellulare.
“Nel corpo immerso nei campi elettromagnetici (CEM) a certe frequenze, si possono innescare vari meccanismi indesiderati: inibizione dei processi di riparazione cellulare ai danni del DNA, effetti negativi sull’efficienza del sistema immunitario, inibizione dell’ormone melatonina, variazioni sui tempi di replicazione cellulare e sul metabolismo del calcio, per cominciare. Alcune frequenze condizionano e alterano gli stati emotivi umani come depressione, aggressività e rabbia a seconda della frequenza percepita. È possibile indurre crisi epilettiche negli animali e nell’uomo mediante immissione di luce intermittente per valori compresi fra 15 e 20 Hz indotte.”
“Un organismo immerso in un CEM oscillante subisce perturbazioni del suo campo elettrico soprattutto nei tessuti nervosi e muscolari. Possono esserci interferenze coi pacemakers cardiaci per i portatori oltre ad astenia, nervosismo, insonnia e dermatiti per tutti. Le microonde possono rendere permeabile la barriera emato-encefalica permettendo a prodotti chimici dannosi, virus e batteri, l’ingresso nel cervello. Questo può causare problemi come demenza e tumori cerebrali.”
I bambini e le radiazioni dei cellulari
“Sono considerati fortemente esposti i soggetti che usano il cellulare 30 minuti al giorno. Il cervello di un bambino assorbe il doppio delle radiazioni, rispetto alla stessa dose assorbita da un adulto, e il suo midollo osseo assorbe dieci volte di più rispetto ad un adulto. Nei bambini si accertano diversi sintomi: disturbo nell’apprendimento, iperattività, disturbi comportamentali, autismo, aumento rischio di tumore al cervello, malattie neurologiche degenerative (come demenza precoce), leucemie. Sono disturbi diffusi ma nessuno li attribuisce minimamente all’effetto delle radiazioni elettromagnetiche e all’uso esasperato degli apparecchi.”
“Alcune frequenze emesse dai cellulari coincidono o sono prossime alle frequenze biologiche di risonanza dei tessuti umani. Sono frequenze bioattive che interagiscono coi nostri sistemi elettromagnetici (EM) presenti nel corpo umano. Tutti i sistemi viventi hanno attività elettriche oscillatorie, come i circuiti neuronali del cervello, quelli cardiaci del cuore, quelli della contrazione muscolare e quelli circadiani del sonno. Tutto si basa su impulsi elettrici. Anche la divisione cellulare e l’efflusso di calcio. Ogni attività possiede la sua frequenza biologica.”
“Così come fa la radio, anche il corpo umano può sintonizzarsi su una frequenza esterna, ne può assorbire l’energia, amplificandone l’intensità. Questo assorbimento di energia può manifestare effetti termici e non termici.”
“Gli effetti sanitari a breve termine più sporadici, determinano una condizione acuta che può stabilire un valore soglia di esposizione. Quelli a lungo termine e di natura cronica sono difficilmente quantificabili (l’insorgenza tumorale, per esempio). Raramente una grave patologia si sviluppa in un singolo episodio di esposizione. Ma piuttosto, in situazioni anche di piccole dosi, che persistono nel tempo e vanno a generare il danno cronico. Ma le analisi nel tempo, negli anni e nei decenni, non sono in linea con i guadagni immediati che esigono i mostri intoccabili delle telecomunicazioni. Gli studi che convalidano il danno biologico ci sono. La mancanza di una causa-effetto e di dose-risposta diretta e immediata complica tutto. Inoltre, è sempre difficile vedere qualcosa che è invisibile, e credere a qualcosa che non possiamo toccare. Possiamo guardare i dati clinici. E le gravissime malattie rare come i tumori, le neoplasie ai bambini (le leucemie infantili) che oggi non sono più rari. Sono dati dalla vicinanza delle abitazioni alle linee elettriche e ai ripetitori telefonici.”
I valori di fondo per la REM sono, da 1 milione a 1 miliardo di volte superiore, a quelli generati naturalmente dalla Terra.
Per la nostra salute, si devono considerare i tempi di esposizione, l’intensità dei campi e le interazioni con altri fattori inquinanti che spesso ne amplificano l’effetto tossico. Il danno coinvolge sia le basse frequenze che le alte frequenze (radiofrequenze e microonde).
Credi davvero che si tratti di una montatura? Che il danno da radiazione descritto non esista? Che sia un argomento per i non addetti ai lavori?
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