E’ la vitamina regina per la salute! Facile e gustosa da trovare nei cibi, la vitamina C è un potente antiossidante che non siamo in grado di sintetizzare da soli, cioè, il nostro organismo non può auto-produrla ma deve essere introdotta con la dieta. Conoscere gli alimenti più ricchi in vitamina C è solo il punto di inizio.
Questo articolo è stato redatto per la pubblicazione sul giornale Gazzetta matin e per questo, rispetta alcuni criteri di lunghezza e contenuto.
Sono i cibi sani e freschi che ci forniscono la vitamina C biodisponibile e facilmente utilizzabile dall’organismo. Se assunta tramite un integratore, può essere assorbita solo in quantità inferiori al 50%. Se un’abbondanza di vitamina C giornaliera può essere eliminata da corpo mediante le urine, un apporto costante può essere stoccato nel fegato e nelle ghiandole surrenali fino a quattro mesi.
Questa molecola potente, apporta numerosi benefici al nostro organismo. Prima fra tutti: l’attività antiossidante contro i radicali liberi. Questi radicali liberi, sono specie molto reattive che vanno ad interagire e danneggiare tutto quello che incontrano all’interno della cellula. Addirittura, penetrano nel nucleo e possono danneggiare la preziosa molecola di DNA, il nostro codice genetico. Quando una molecola antiossidante come la vitamina C lega un radicale libero, questo viene inattivato e la sua azione dannosa viene annullata.
Gli alimenti più ricchi di vitamina C sono sempre quelli freschi e consumati a crudo in frutti come: agrumi, kiwi, fragole, ananas, ciliegie, e in ortaggi e verdure come: lattuga, spinaci, peperoni, pomodori, radicchio, cavolfiori e broccoli.
Tutti sappiamo l’aiuto che ci fornisce contro i malanni invernali da raffreddamento, facendo prevenzione e migliorandone il decorso, ma vediamo le altre funzioni.
Le funzioni della vitamina C:
- Contribuisce a detossificare l’organismo dall’assunzione di farmaci
- Interviene nella produzione di lipidi e colesterolo (con la sua funzione strutturale, presente in tutte le membrane cellulari), di steroidi, neurotrasmettitori e istamina
- Rinvigorisce e potenzia il sistema immunitario per una più efficiente risposta di difesa
- Aiuta i globuli bianchi a riconoscere gli agenti estranei presenti nel nostro organismo, che vengono inglobati ed eliminati
- Aiuta il rinnovamento cellulare (è spesso inserita come principio attivo nelle creme anti-età) e l’eliminazione delle cellule morte
- È implicata nella formazione del collagene che utilizza la vitamina C introdotta con la dieta per formare le pareti arteriose e altre parti del corpo.
Inoltre, possiede confermata attività anti-carcinogenica (contro il cancro). Ha un ruolo protettivo nei confronti di alcune forme di tumore a livello di esofago, laringe, cavo orale, stomaco, pancreas, intestino retto e al seno. Vari studi di medicina alternativa a quella occidentale, ne promuovono la sinergia antitumorale con elevate dosi di vitamina C iniettata.
Quanta vitamina C assorbi e puoi utilizzare?
La vitamina C è idrosolubile (solubile in acqua) e questo significa che un eccesso di vitamina viene eliminata tramite le urine. Questo meccanismo è regolatorio e permette al corpo di non avere eccessi di alcune vitamine che possono avere effetti indesiderati.
Per questo, per una abbondanza di 1 g di vitamina C ingerita, se ne utilizza davvero il 50%. Su un eccesso di 5 g se ne assorbe solo il 25% poiché la saturazione del trasporto dipende dalla quantità ingerita.
Proprio per questo funzionamento dell’organismo, è più utile frazionare la dose di vitamina C in varie somministrazioni durante la giornata invece di prendere una dose più consistente una sola volta al giorno.
La vitamina C viene assorbita nell’intestino tenue che deve essere mantenuto in salute con una corretta evacuazione. Gli organi più ricchi sono l’ipofisi e il surrene.
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E quanta vitamina C consuma l’organismo?
La perdita giornaliera di vitamina C è di circa 8-10 mg al giorno, in un soggetto sano. Il consumo aumenta in gravidanza, allattamento, negli anziani e in presenza di stati patologici di malattie croniche e terapie farmacologiche.
Inoltre, il consumo di vitamina C da parte dell’organismo aumenta enormemente nei soggetti fumatori e dall’abuso di alcolici. Queste persone, dovrebbero aumenta le dosi di vitamina C giornaliera in modo concreto.
La carenza di vitamina C può generare debolezza e infezioni respiratorie momentanee, se la carenza è cronica si osserva l’effetto di gengiviti e sanguinamento gengivale (fino ad emorragie varie in casi gravi). Possono manifestarsi lo scorbuto e l’anemia da carenza di Ferro legato alla vitamina C che controlla anche gli eccessi di Ferro nel fegato.
La somministrazione della dose quotidiana è consigliata a partire dal mattino con frutta fresca. Una spremuta di 2 arance e un limone apportano circa 150-250 mg di vitamina C. Il consumo del frutto intero è sempre consigliato e comunque, le quantità di vitamina presenti in frutta e verdura, dipendono dalla maturazione, dai metodi di conservazione e di eventuale cottura.