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Per progettare l’orto è opportuno considerare le necessità delle pianticelle. I trapianti delle piantine vanno studiati in modo da alternare:
- colture che necessitano più profondità nel suolo, come pomodoro, carota, patata e melone,
- con quelle che hanno radice più superficiale e meno profonda come la lattuga e il cavolo broccolo.
Vengono considerate colture con apparato radicale (radici) superficiale, entro i 60 cm sotto la superficie del suolo: fragola, cipolla, lattuga, ravanello, spinacio, cavolfiore, cavoli, alcuni tipi di patata.
Con apparato medio, fra 60 e 120 cm: zucchino, carota, peperone, pisello, cetriolo, melanzana, bietola da coste.
E apparati profondi, oltre i 120 cm sono: pomodoro, zucca, asparago, carciofo, melone, cocomero.
Le lavorazioni profonde tendono a compattare il suolo, a diminuire l’aerazione e a impoverire il terreno. Molte specie, fra cui il peperone, sono sensibili alla mancanza di aerazione. Inoltre, nei terreni meno lavorati si hanno alcuni vantaggi come minori escursioni termiche con temperature minime più alte, il che diventa positivo per specie sensibili ai valori termici ambientali come il melone e il cocomero, e permette la presenza di piccoli insetti che ci aiutano nell’orto per tutelare le orticole in modo sano e naturale.
Vanno considerate e alternate specie con radici profonde, come il pomodoro, con quelle con radice superficiale, come la lattuga. Poi, specie con ampia crescita della parte aerea, come la melanzana, rispetto a quelle meno ingombranti come aglio e cipolla. Si alternano specie con apparato radicale espanso come i cereali, a specie più contenute come la lattuga. Poi, specie che si sviluppano sotto terra (organi ipogei) come carota e patata, con quelle che sviluppano la parte aerea come peperoni e cavoli. Ancora, si alternano varietà con lavori profondi come per carciofo e pomodoro con specie meno esigenti come lo zucchino.
All’inizio di coltivazioni su scala più ampia, si possono piantare cespugli di rose. Le rose sono meravigliose ma sono anche delicate e in questo ambito tendono a prendersi molte malattie. Questo permette ai coltivatori di avere un campanello di allarme per proteggere la coltura dall’invasione da parte di patogeni che possono portare danni.
Alcune specie producono molecole repellenti naturali per alcuni insetti o parassiti. La carota tiene lontana la mosca della cipolla (Hylemia antiqua) e la cipolla tiene lontana la mosca della carota (Psilla rosea). Così, anche l’ombra dello sviluppo verticale del cetriolo può proteggere i frutti del pomodoro in crescita dalle scottature a temperature decisamente calde. Le leguminose fissano azoto (N) nel suolo.
Le esigenze termiche richiedono almeno 10-14°C ambientali per: pomodoro, peperone, melanzana, zucca, melone e anguria. Almeno 8-10°C per patata, carota, finocchio, sedano e cetriolo. Minimo 5-7°C per cavolo, lattuga, aglio, cipolla, spinacio, asparago, bietola da coste.
In particolare, le specie che tollerano meglio il gelo e vegetano bene fino a 24°C sono aglio, cipolla e asparago. Sono leggermente tolleranti alle gelate: spinaci, ravanelli, cavolo cappuccio, verza, cavolo broccolo, rape e bietola. Invece, subiscono danni se la gelata avviene vicino al periodo di maturazione: patata, sedano, cavolfiore, carota, carciofo, lattuga, endivia, scarola, bietola da coste.
Le orticole tipiche delle stagioni più calde e che non amano il freddo sono: pomodoro, zucchino, peperone, cetriolo, melone, fagiolino e mais dolce, le cui temperature di crescita ottimali vanno dai 18 ai 29°C.
Gli ortaggi si considerano di:
- I gamma se sono ortaggi freschi,
- II gamma se sono conserve e trasformati,
- III gamma se sono surgelate
- IV gamma se sono ortaggi freschi nelle confezioni pronte al consumo, tipo le insalate già lavate, tagliate e pronte al consumo.
La coltivazione degli orti, può essere una attività piacevole, da fare con calma meglio se immersi nella natura. Oggi svolge anche una importante funzione di integrazione sociale e supporto psicologico con la Horticulture therapy. Il contatto con la natura e gli animali è sempre benefico e salutare!
L’Italia copre il 27% della produzione orticola in Europa. La maggior parte della produzione, oltre il 60% è destinata alle sane abitudini alimentari degli italiani che rispetto al consumo di frutta e verdura freschi sono fra i più alti al mondo!
Dalle preziose lezioni di orticoltura alla messa in pratica. Leggi gli altri articoli sull’orto naturale nella categoria Ambiente e Sostenibilità: L’orto naturale e sostenibile – Differenza fra Orto Naturale e Orto Biologico – Associazioni orto naturale e Protezione Fitosanitaria.
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