Si tratta di una sostanza liquida viscosa, gialla, sensibile al calore. Viene assorbito a livello del duodeno come vit. B5 o come coenzima. Il fegato è l’organo più ricco ma non ci sono meccanismi di scorta e deposito nell’organismo e gli eccessi vengono eliminati nelle urine. L’acido pantotenico sintetizza (produce) il colesterolo, prezioso come componente delle membrane cellulari, e altri acidi grassi. Lavora al catabolismo (demolizione, degradazione) dei glucidi, degli amminoacidi che uniti formeranno le proteine, e dei lipidi (grassi). Partecipa al ciclo di Krebs fondamentale nelle cellule. Si effettua il dosaggio tramite prelievo del sangue e analisi delle urine per valutare lo stato nutrizionale. I sintomi da carenza sono rari ma possono generare astenia (debolezza), nausea, vomito e dolori addominali.
Tutti gli alimenti sono ricchi di acido pantotenico ma è presente soprattutto nel fegato, nel rosso d’uovo, nei cereali e nei legumi, funghi essiccati, fegato di suino, bovino e ovino. Le dosi raccomandate sono per i bambini 3 mg/die (al giorno) e per gli adulti 10 mg/die.
Apporto massimo 18 mg al giorno.