Anche questa volta, la natura ci protegge. Leggi qui le piante da tenere negli ambienti domestici che purificano l’aria dagli inquinanti tossici che respiriamo e anche dalle radiazioni elettromagnetiche di cellulari, pc ed elettrodomestici.
Le piante sono splendidi esseri viventi che ci legano alla natura e ci fanno stare bene. Le amiamo, ce ne prendiamo cura e loro ci deliziano con fiori splendidi, colorati e profumati. Ma sono soprattutto loro a prendersi cura di noi. Anche nell’ambiente domestico indoor le piante da interno ci proteggono dalle radiazioni elettromagnetiche e purificano l’aria da inquinanti tossici che respiriamo.
Già dagli anni ’70 la NASA ha validato queste piante che purificano gli ambienti chiusi eliminando le tossine. Vengono studiate per aiutare gli astronauti ingabbiati nelle navicelle spaziali.
Le piante che ci aiutano in casa sono molte, ma vediamone alcune molto utili per eliminare queste tossine che sono sempre correlate a: problemi respiratori, mal di testa, nausea, asma, allergie, disturbi a polmoni, gola, naso, occhi. La correlazione non è semplice da misurare ma la tossicità ambientale e sulla salute umana di questi composti è ampiamente dimostrata e conosciuta.
Quali sono le molecole tossiche che ci contaminano?
E dove vengono queste molecole? Parliamo di contaminanti chimici che derivano dai detersivi per il bucato, dai prodotti per pulire la casa, dal fumo di sigaretta (che emette oltre 100 molecole fra tossiche e cancerogene), dal respiro umano che produce CO2 (anidride carbonica), pitture alle pareti che emettono VOX (particelle volatili tossiche), impianti di climatizzazione con filtri inadatti, ventilazione insufficiente, acari, campi elettromagnetici. Poi, acqua evaporata e molecole generate dai metodi di cottura dei cibi, gas in cucina, combustione del legno per alimentare camini e stufe a pellet, candele, lacche, candeggina, ammoniaca.
Tutto questo e molto altro, viene studiato e considerato nella Sindrome dell’edificio malato.
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Le piante che purificano l’aria prendono le molecole dannose e ci restituiscono composti migliori. Catturano la CO2 (anidride carbonica) e producono O2 mediante la fotosintesi fatta dalla clorofilla nei tessuti verdi della pianta. Noi esseri umani, respiriamo. Prendiamo O2 (ossigeno) dall’aria più il glucosio nel corpo e, dopo aver respirato, immettiamo acqua e CO2 che è un prodotto di scarto tossico per noi esseri viventi animali. Le piante bilanciano con una reazione opposta. Di giorno, prendono CO2 e acqua e, con la radiazione solare (la luce del giorno), generano glucosio e O2 che viene immesso per un’aria più pulita. Questo è il ciclo e l’equilibrio perfetto di Madre Natura. Sempre che l’uomo si decida a rispettarlo e non arrivi (come sta facendo) a devastare i polmoni verdi della Terra e soprattutto le acque che, col fitoplancton, generano il 50% dell’O2 sulla Terra. Ma ecco le piante.
Le piante migliori e diffuse che ci salvano dall’inquinamento indoor
- Modificano la formaldeide: la Sansevieria che cresce con poca luce, Scindapsus aures e Aloe vera. Anche l’Azalea combatte la formaldeide rilasciata da compensato e schiume isolanti.
- La Palma di bambù cresce anche lei con poca luce, ci difende contro molecole molto tossiche di benzene, formaldeide e tricloroetilene (TCE), è in grado di purifica fino al 50% dell’aria in una stanza.
- Il Ficus benjamina filtra formaldeide, TCE e benzene, inoltre, elimina il fumo di sigaretta, cresce velocemente, è longeva, vuole sole e acqua regolare e t° sopra i 10°, ma vive molto bene anche all’interno di una stanza senza luce solare diretta.
- Il fiore di Gerbera (jamesonii) rimuove la trielina dei capi lavati a secco, ama la luce.
- Il Crisantemo (morifolium) filtra il benzene rilasciato da collanti, vernici, plastiche e detersivi, necessita molto sole per la sua fioritura.
- L’Edera (helix), cresce anche in penombra, la sua presenza è eccezionale contro la formaldeide dei prodotti per pulire la casa e gli inquinanti delle feci degli animali domestici.
- La Dracena (Warneckii) combatte le molecole di inquinanti volatili che rilasciano oli e vernici e si sviluppa crescendo in altezza. Quella a bordi rossi contrasta i temuti xilene, formaldeide e TCE.
- Spatifillo (Mauna Loa) è una pianta potente nella lotta ai VOC contro benzene, formaldeide, TCE, toluene e xilene, i big del tossico nell’aria, con splendidi fiori bianchi, vuole penombra e innaffiatura regolare.
- Anche Filodendro, Aglaomena, Dracena e Falangio filtrano gli inquinanti volatili.
- La Felce di Boston è una pianta sempreverde ottima contro gli inquinanti rilasciati da solventi e pitture, necessita luce e umidità.
- Edera e Orchidea vivono molto bene nell’umidità del bagno, sono ottime per assorbire le molecole volatili e i residui di detersivi per il bicato, acetone e ammoniaca.
Ma cosa sono questi inquinanti velenosi che respiriamo?
La formaldeide è un gas inquinante che deriva da numerose fonti di emissione: fumo di sigaretta, plastiche, mobili in truciolato, resine polimeriche vecchie e addirittura dalla frutta matura.
Benzene, toluene, xilene ed altre molecole affini sono la famiglia degli IPA (idrocarburi policiclici aromatici). Si generano a partire da fumo di sigaretta, vernici e inchiostri, benzina.
NO2 è il biossido di azoto, è un prodotto della combustione, si crea da fornelli, stufe, camini, caldaie, è solubile nei liquidi organici.
Lo sai che bruciare e respirare i prodotti di combustione della legna è molto dannoso per la salute? Scopri tutto cliccando su Camini e stufe a pellet: emissioni tossiche e benzopirene.
CO è il monossido di carbonio, è un gas incolore e insapore, prodotto per combustione incompleta di combustibili come legno, benzina, cherosene, gas ed altro.
Il monossido di carbonio è un killer silenzioso perché, se è presente nell’ambiente indoor e lo respiriamo, il CO si sostituisce all’ossigeno nel sangue con una affinità 234 volte superiore.
Le foglie delle piante vanno tenute pulite, soprattutto la parte superiore che capta la luce per i fondamentali processi di fotosintesi. Vanno pulite con un panno imbevuto di acqua, o acqua e aceto. Assolutamente con nessun prodotto chimico. Attenzione a tenerne troppe in camera da letto perché di notte, senza luce, consumano O2. Solo alcune piante, come molti cactus fanno fotosintesi inversa e producono O2 di notte. In generale, è consigliata 1 pianta ogni 9 mq.
2 risposte su “Le piante che ci salvano dall’inquinamento indoor”
Buon giorno, trovo anche questo articolo molto dettagliato nello specificare la qualità delle diverse piante per il nostro benessere dentro casa… Sono incuriosita in particolare da quelle piante che richiedono poca luce, e mi chiedo se potrebbero sopravvivere in un bagno cieco, dove entra pochissima luce naturale… Grazie per la sua gentilezza,
Raffaella
Gentile Raffaella, siamo lieti che i nostri articoli siano di tuo interesse e che ti portino a porci ulteriori domande. Sono molte le piante adatte ad un ambiente umido e poco luminoso come il bagno. Fra quelle facilmente reperibili, ci sono felci, edera, orchidee, ma soprattutto le piante succulente, cioè le piante grasse. Parliamo per esempio di Aloe vera. Il loro sistema fotosintetico di utilizzo dei gas (ossigeno e anidride carbonica) è diverso dalle altre piante. Aprono i loro stomi di notte e non di giorno e inglobano anidride carbonica. Ricordiamo che la poca luce che può esserci in bagno è sufficiente a farle vivere. Ci sono organismi vegetali di ogni tipo in natura, e non tutte necessitano la radiazione solare diretta. La semplice luce che vediamo di giorno (anche senza raggio di sole diretto), è sempre luce solare. Inoltre, in casi estremi come nei Paesi del nord o nei laboratori di ricerca, si coltiva in serra con luce artificiale.