Ricchissime di antiossidanti, noci e mandorle sono cibi nutraceutici che proteggono l’organismo dal danno ossidativo dei radicali liberi e dalle malattie cronico-degenerative. Contrastano l’innalzamento dei livelli di trigliceridi e del colesterolo nel sangue (ricordiamo che il colesterolo è presente solo nei cibi di origine animale) ma attenzione alle possibili reazioni allergiche!
Entrambe rientrano nella frutta secca lipidica, ricca di acidi grassi per lo più insaturi che riducono i rischi di aterosclerosi e malattie cardiovascolari. Povere di zuccheri e di sodio, sono adatte nelle diete iposodiche. Ricche di amminoacidi essenziali per la formazione delle proteine, sono considerate integratori naturali nella medicina preventiva grazie alle molecole fitochimiche e funzionali. Pur molto caloriche, si consiglia una porzione di 30g al giorno che:
- non stimola il sovrappeso
- stimola il senso di sazietà indotto dalle fibre.
La quantità di fibra varia fra i 4,5 e 12,7 g/100g molto utile nel trattamento di malattie intestinali, diabete, ipercolesterolemia, patologie cardiache coronariche ed altro.
Le preziose noci
La noce è una rara fonte di prezioso acido linoleico (omega-3, ne contiene più del salmone) e omega-6 che aiutano ad abbassare il colesterolo e proteggono cuore, arterie e sistema nervoso. E’ ricca di vitamina E, acido folico, rame, zinco e calcio molto importanti in menopausa e gravidanza. Oltre a folati e fitosteroli che interferiscono con l’assorbimento intestinale del colesterolo e con lo sviluppo di tumore a colon, seno e prostata, arrivano a 71 mg/100g. La noce racchiude in se potenti antiossidanti come i polifenoli, circa 500 mg/100 g di prodotto. La varietà brasiliana è ricchissima di selenio mente la pecan spicca per gli antiossidanti. E’ ottima come spuntino dopo l’allenamento grazie all’arginina e alla quantità proteica necessaria per l’ipertrofia muscolare.
Mandorle
La mandorla è parte della alimentazione detox. Piena di calcio e manganese, è fonte di vitamina B2, B3 ed E, e apporta riboflavina, magnesio, fosforo, potassio, rame e zinco. La quantità di fitosteroli può contribuire al controllo di lipidemia e colesterolemia. Ma quanto sono biodisponibili queste molecole nell’organismo? Cioè, quanto di quello che mangiamo viene in effetti utilizzato dal nostro corpo? Molto dipende dalla masticazione. Più le si mastica e meglio è. Si frantumano le cellule che liberano la preziosa componente lipidica (grassa) che apporta benefici alla salute. Sono grassi amici!
Per i polifenoli, invece, l’assorbimento dipende dalla qualità di microbiota intestinale. Mangiate la sera, apportano magnesio che agisce da tranquillante naturale, regolarizza la frequenza cardiaca e abbassa i livelli di adrenalina.
E le allergie?
Se tutti gli alimenti contengono potenziali allergeni, le noci rientrano negli 8 alimenti che sono responsabili del 90% delle reazioni allergiche anche da shock anafilattico.
Le allergie da alimento sono reazioni avverse non tossiche verso cibi tipicamente innocui che forniscono risposte cliniche anomale. Ma quando la noce scatena allergie?
Nelle noci troviamo allergeni di origine vegetale. È una famiglia di proteine albumine (2S) di riserva, presenti anche in arachidi, nocciole, sesamo ed altro.
A volte si verifica la cross-reattività quando si mangiano insieme due alimenti come anacardi e pistacchi oppure noci e noci pecan. Questa cross-reattività esiste anche fra alimenti e pollini: inalo polline di betulla per via aerea e mangio la noce. Inoltre, a favorire l’insorgenza di reazioni allergiche, ci sono l’assunzione di alcolici, antiacidi e farmaci antinfiammatori non steroidei.
Naturale contro Additivi
Si raccomanda di acquistare frutta secca con il guscio che ne blinda le proprietà nutritive. Se il guscio della noce fosse nero, sarebbe una benedizione perché non sarebbe stato trattato e imbiancato con anidride solforosa (per questioni estetiche).
Evitare le confezioni di prodotto già sgusciato e spellato, bello grosso e pomposo per prediligere mandorle più smilze e naturali con la cuticola ancora attaccata (la buccia). E’ li che si concentra la quantità di circa 125 mg/100 g di preziosi polifenoli ed altro.
Anche nella frutta secca confezionata si nasconde la chimica alimentare con additivi di ogni genere che stimolano le reazioni allergiche. Attenzione all’acido ascorbico (E200) che impedisce lo sviluppo di muffe e lieviti ma può indurre reazioni allergiche, così come il diossido di zolfo (o anidride solforosa, E220) e la gamma di solfiti da E221 a E228 che possono dare parecchi fastidi come nel vino bianco (soprattutto se scadente), che inibiscono i microbi e l’imbrunimento per ossidazione. Imparare a leggere le etichette per valutare la qualità del cibo che si acquista! Da evitare la frutta secca come mandorle caramellate, zuccherate o salate per gli aperitivi. È sempre l’uso o l’abuso che rende sano o dannoso.